Villa a Lugano

Lugano
2.000 mq
2018

 

Stato Commessa
Progetto
Conclusa arch. Moscatelli Ivan (con ArchiMOM)
Direzione Lavori
Project Management
Progetto Esecutivo Interior Design
arch. Moscatelli Ivan (con ArchiMOM)
Render Fotografie
Pierpaolo De Angelis

 

Il progetto del complesso residenziale familiare nasce da un’iniziale richiesta della committenza di realizzare una sorta di corte aperta con una villa centrale ampia e due ville più piccole alle estremità ipotizzando poi di racchiudere al proprio interno spazi da destinare alla convivialità e ad attività ludiche. La soluzione architettonica ha utilizzato la sovrapposizione di due griglie a maglie perpendicolari, ruotate una rispetto all’altra nella proiezione planimetrica, su cui disegnare le piante delle costruzioni. Le scelte che hanno guidato la progettazione sono state numerose: innanzitutto l’idea di creare un percorso continuo attraverso tutti gli spazi in modo di rendere sempre visibile, a volte con viste fugaci al solo scopo di incuriosire il visitatore, la reale complessità e dimensione dell’architettura che, vista dall’esterno rimane in gran parte nascosta. Dall’ingresso principale, a valle, si risale con un lift in cristallo, all’interno della montagna lungo un percorso inclinato, come una funicolare, intravedendo la luce naturale al termine del percorso, quando fuoriesce (accesso alla villa a monte) e con una sola fermata intermedia. Questa consente di visualizzare in un sorprendente colpo d’occhio il lungo corridoio che si snoda attraversando longitudinalmente tutto il complesso e da cui si accede alle ville disposte a quota inferiore e alla maggior parte di tutti gli spazi comuni. Il corridoio sovrasta una lunga piscina che si allunga dal grande atrio nascosto nella profondità ipogea fino a protendersi all’aperto confondendosi in una continuità prospettica visiva con le acque del lago. La vasca è dotata di una paratia apribile che consente di limitare la dispersione del calore durante l’uso invernale e permettendo invece di sfruttarne l’intera lunghezza durante l’uso estivo. Lo specchio d’acqua è affiancato da un solarium esterno su cui si affacciano le ville e i loro terrazzi e da uno interno su cui affacciano la grande taverna, la palestra la sauna e il bagno turco.

 


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L’uscita dal lato opposto collega il percorso interno con il camminamento esterno che si snoda attraverso fioriere, muricci e scalinate in pietra dalla strada a valle fino alla villa a monte.
La fedeltà ai principi di un’architettura organica nel rispetto del continuum spaziale del rapporto interno – esterno consente attraverso ad ampie vetrate di osservare il bellissimo panorama da tutti i locali dell’intero progetto ma sempre in modo diverso: se passando per il lungo corridoio la vista è attratta, dopo avere attraversato il buio dalla luce delle vetrate in corrispondenza della piscina, le stesse viste, dal solarium interno illudono la vista dando l’effetto di trovarsi in un grande spazio aperto. All’interno delle ville disposte a livello inferiore l’effetto appena varcato l’ingresso è quello di sorprendersi per ritrovarsi immediatamente catturati dalla vetrata prospiciente: un enorme quadro da cui si domina il paesaggio lacustre oppure camminando sulle vetrate inserite nel pavimento da cui si osserva il pendio erboso ricordando solo in quel momento l’effetto che dalla vista esterna si aveva delle due ville: due volumi quasi compressi sotto il peso della montagna fino ad essere proiettati al di fuori di essa. La villa superiore invece, disarticolandosi longitudinalmente ha consentito di sviluppare il tema in modo diverso, attraverso ad alte vetrate ritagliate come feritoie nella pietra per la parte del soggiorno a doppia altezza, contornato da una scala e da un ballatoio superiore interamente in cristallo – che da accesso alla zona notte. La continuità ricercata tra spazi interni ed esterni è esaltata maggiormente nella cucina dove volutamente è stata ridotta l’importanza della vista del lago (limitata ancora ad una taglio, questa volta orizzontale, nel muro in pietra) ma dove lo spazio risulta dilatato grazie a due grandi vetrate opposte che si affacciano verso un porticato coperto e al giardino.

 


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